Quantcast
Channel: Cronache della Campania
Viewing all articles
Browse latest Browse all 4907

Napoli: così la famiglia Pandolfi gestiva il traffico di droga al Lotto R di Scampia. LA FOTOGALLERY

$
0
0

arresto scampia bacio ok

 ”Siamo più forti di prima”: così uno degli arrestati nell’operazione anti droga a Scampia si rivolge ad alcuni familiari prima di entrare nella Volante della Polizia davanti al locale commissariato. Lo dice dopo che una donna, lanciandosi tra le sue braccia, riesce a baciarlo prima di essere allontanata con la forza dagli agenti. L’uscita di tutti e otto gli arrestati, molti appartenenti allo stesso nucleo familiare, è stata salutata con baci e urla da un folto numero di parenti e amici alcuni dei quali hanno anche immortalato il momento con i telefonini. Dal canto loro gli arrestati, tranne una donna che si è coperta il viso con un cappotto, hanno dispensato sorrisi e hanno fatto l’ occhiolino. Stamattina infatti gli agenti del commissariato di Scampia hanno arrestato le nove persone in esecuzione di misure cautelari emesse dal gip presso il tribunale ordinario di Napoli e da quello presso il tribunale per i minori, su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica con l’accusa di detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti in concorso. Le indagini, condotte anche attraverso l’utilizzo di presidi tecnologici, hanno permesso di accertare le responsabilità degli indagati nell’attività di spaccio di stupefacenti nella zona di Scampia , in particolare in via Ghisleri Lotto R (cd. Oasi del Buon Pastore), consentendo per ognuno di individuare altresì il ruolo e le funzioni in un sistema criminale consolidatosi nel tempo. Specifici riscontri all’attività illecita si sono poi ottenuti con l’arresto di vari spacciatori e il sequestro di diversi quantitativi di sostanze stupefacenti nel corso delle indagini protrattesi per alcuni mesi. Gli elementi di prova a carico del gruppo familiare dei Pandolfi, contiguo al clan camorristico degli scissionisti (con riferimento alle famiglie Abbinante e Abete), sono stati acquisiti con due diverse modalità: la prima con l’ausilio di una telecamera esterna azionata a mano dagli agenti e da diverse angolazioni. Inoltre, si è proceduto al fermo e controllo di diversi acquirenti, alcuni dei quali hanno anche rilasciato formali dichiarazioni sulle modalità di vendita dello stupefacente e sui ruoli nell’attività di spaccio degli indagati. Quanto accertato in sede di investigazioni ha pertanto evidenziato che gli indagati avevano messo in atto un meccanismo delinquenziale quasi perfetto che ha consentito loro di operare indisturbati per lungo tempo, smerciando stupefacenti di vario tipo, il tutto nelle vicinanze o all’interno delle loro abitazioni, presenti tutte nello stesso stabile. Tale attività delittuosa ha altresì costretto, in varie circostanze, gli altri inquilini dello stabile a subire soprusi, angherie e minacce.La piazza di spaccio era stata allestita dai fratelli Pandolfi in un edificio del lotto R di via Ghisleri, a Scampia, nella cosiddetta “oasi del Buon Pastore”. Era lì che, prevalentemente, andava avanti la vendita della droga. Nel corso delle indagini, che hanno portato anche al sequestro di ingenti quantitativi di droga, i poliziotti del locale commissariato, guidato dal dirigente Cristiano Tatarelli, hanno scoperto che gli inquilini del palazzo erano costretti a subire soprusi, angherie e minacce da parte degli spacciatori. I poliziotti hanno delineato il ruolo di ciascuno degli arrestati – uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti – grazie a una telecamera esterna azionata a mano e con una microspia installata nell’abitazione di una donna, Imma Liguori, dirimpettaia dei Pandolfi, famiglia ritenuta contigua al clan degli scissionisti. A casa della donna, infatti, veniva custodita la droga, si contavano le dosi da vendere e il denaro ricavato dallo spaccio. Lo smercio avveniva nelle vicinanze o all’interno delle abitazioni dei pusher, che si trovano tutte nello stesso edificio nell’isolato A/2 del Lotto R. In carcere sono finiti i fratelli Emanuele, Vincenzo (detto Lallà), Antonio Pandolfi (detto ‘o russo) e Carmine Pandolfi (detto a’ braciola), di 22, 25, 24 e 18 anni; Gilberto Fuiano, di 24 anni; Imma Liguori, 42 anni (la dirimpettaia della famiglia Pandolfi); Francesco Errico, 35 anni. Ai domiciliari sono finiti, invece, Salvatore Romano, di 20 anni, e un altro dei fratelli Pandolfi, Fabio, di 20 anni.

arresto scampia 3 arresto scampia 1 arresto scampia 2 arresto scampia 9 arresto scampia 5 arresto scampia 4 arresto scampia 7 arresto scampia 8 arresto scampia 6 scampia nove scampia 4 scampia sette scampia 5 scampia sei scampia otto scampia due scampia tre

 

 

 

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 4907

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>